Negli ultimi anni le micosi infettive rappresentano un grande problema di sanità pubblica, sia in termini di ospedalizzazione che di costi.
Un ruolo molto importante è svolto dalle specie di Candida.
Attualmente sono state riconosciute più di 200 specie di lieviti appartenenti al genere Candida, alcune commensali (facenti parte della normale popolazione microbica umana della cute, del tratto gastrointestinale e dell’apparato genito-urinario), e solo circa il 10% responsabile di infezione nell’uomo.
Quando calano le difese immunitarie dell’ospite, locali o sistemiche, nei confronti delle infezioni, Candida può prendere il sopravvento e diventare patogena, causando infezione in tutte le sedi anatomiche.
Generalmente questo tipo di patologie non causa problemi particolarmente gravi: in soggetti il cui sistema immunitario sia competente, porta manifestazioni superficiali più o meno evidenti che coinvolgono la cute e le mucose del cavo orale (mughetto), del faringe, dell’esofago, dell’intestino e dell’apparato genitale femminile (vaginiti). Tutte queste manifestazioni sono curabili mediante trattamenti locali.
Se il soggetto colpito è gravemente immuno-compromesso l’infezione è più grave, più difficile da trattare e può avere conseguenze gravi come lo shock settico o l’insufficienza multi-organo che possono anche risultare nella morte del paziente.
Tra le specie patogene per l’uomo quella più rappresentata e’ Candida Albicans.
La sua peculiarità risiede :
- Nella capacità di adattamento e cambiamento della sua morfologia, trasformandosi da lievito a muffa (diventando cosi’ patogeno )
- nella parete cellulare molto sottile che rappresenta il primo fattore di virulenza perché consente a Candida di aderire alla superficie della cellula ospite (addirittura questo microrganismo contiene tre tipi di molecole di adesione alla cellula ospite).
La parete cellulare e’costituita sia da carboidrati quali glucani e Mannani che sono immunogeni cioe’ scatenano forti reazioni immunitarie, che da proteine quali chitina e chitosano.
- Importanti fattori di virulenza sono rappresentati anche da alcuni enzimi quali: SAP (secreted aspartyl proteases), fosfolipasi, lipasi, enzimi idrolitici e d’adesione che inducono il lievito a lisare la membrana cellulare e a penetrare nella cellula ospite.
- Un fattore da non sottovalutare durante un’infezione invasiva è la capacità di alcuni lieviti di produrre biofilm: esiste infatti una relazione positiva tra produzione di questo e grado di virulenza. Il biofilm si sviluppa sulle superfici di corpi estranei, quali cateteri e protesi.
il biofilm (e’ un’aggregazione di microorganismi che formano sottili pellicole aderenti alle superfici) fornisce protezione alle cellule di lievito nei confronti del sistema immunitario dell’ospite e capacità di resistenza nei confronti dei farmaci antifungini.
C. albicans può essere responsabile di infezioni in qualunque sito anatomico. Tali infezioni possono essere classificate come superficiali, localmente invasive o disseminate.
Tra i principali fattori responsabili dell’infezione da Candida Albicans si riconoscono:
- stress e conseguente abbassamento delle difese immunitarie
- dieta ricca di zuccheri (Candida per crescere fermenta proprio gli zuccheri semplici: glucosio, mannosio, fruttosio )
- uso smodato di antibiotici e farmaci come la pillola anticoncezionale
- alterazioni della barriera intestinale
- disfunzioni tiroidee
- uso di biancheria intima sintetica o troppo stretta.
Come già accennato i sintomi dell’infezione possono coinvolgere diverse strutture anatomiche causando:
- prurito
- bruciore e dolore nell’urinare
- leucorrea (perdite vaginali)
- gonfiore allo stomaco, irritazione intestinale
- eccessiva voglia di zuccheri
- perdita d’interesse e calo del tono dell’umore.
Quest’ultimo punto e’ molto interessante perché sottolinea come un’infezione da candida piuttosto grave, può alterare la capacita’ dell’intestino di produrre alcuni ormoni molto importanti per il benessere psicofisico, quali per esempio la serotonina e la dopamina.
Ricordiamo che il 90% della serotonina(responsabile anche della regolazione dell’umore) viene prodotta nell’intestino.
L’acetaldeide della Candida inoltre interagisce con la produzione di Dopamina provocando problemi di ansia, stress, apatia e scarsa concentrazione.
La Candida impedisce al fegato di immagazzinare la vitamina B12 correttamente, si creano le condizioni per il manifestarsi di debolezza, apatia, formicolii alle estremità corporee e deficit di memoria.
Allora cosa possiamo fare per prevenire e curare questa fastidiosa patologia ?
- L’intervento osteopatico risulta molto valido perché permette un riequilibrio
- del sistema nervoso autonomo
- del sistema neuroendocrino
- urogenitale
- E’ importante inoltre ripristinare una corretta alimentazione (evitando soprattutto cibi ricchi di zuccheri, lieviti, proteine delle muffe tipo pesci affumicati, funghi, salse come il ketchup, margarine, formaggi)e integrazione (come per esempio alcuni probiotici che contrastano i patogeni e non vengono neutralizzati dagli antibiotici)
- Praticare attività’ fisica all’aria aperta per aiutare il rilascio di serotonina e il tono dell’umore.
Nei casi più gravi sara’ necessario rivolgersi al proprio medico per un’eventuale terapia farmacologica associata alle pratiche sopra descritte.