Quante volte abbiamo usato l’espressione “è tutta questione di pelle “ riferito a una persona con cui si è stabilito un legame empatico? Oppure l’espressione “ lo sento a pelle” ad indicare la capacità innata (a molti ignota) di riconoscere, seguendo l’istinto, la strada giusta per il nostro cammino?
La cute, oggi è ancora da molti relegata a un ruolo di secondo piano, quando invece andrebbe considerata alla stregua di tutti gli altri organi e sistemi nobili del nostro organismo.
Non ha solo funzioni difensive e di protezione ma si spinge molto oltre, grazie al suo legame indissolubile con il sistema nervoso che inizia alla nascita e termina solo con la morte.
In osteopatia conosciamo molto bene il ruolo importante che svolge quest’organo sia in fase di diagnosi che come cartina tornasole dell’efficacia del trattamento che stiamo effettuando.
Attraverso la trama tessutale, attraverso la temperatura, attraverso il colore della pelle riusciamo a comprendere quali disordini si nascondono nel corpo e come il sistema nervoso si esprime in quel determinato momento.
La pelle è importante anche come recettore del sistema tonico posturale.
La pelle può rivelarsi il nostro miglior alleato, se sappiamo decifrare i suoi messaggi e può esprimerci quali disagi interiori si riversano su di essa.
Come molti altri organi del nostro corpo, decodifica gli eventi psicologici rendendoli biologici, rappresentando in questo modo la nostra memoria biologica individuale.
E’ grazie al legame con il sistema nervoso che riesce a svolgere queste funzioni speciali: questa relazione inizia in fase embriologica, i due organi infatti appartengono allo stesso foglietto embrionale; l’ectoderma (il foglietto più esterno).
L’embriologia e’ quella scienza che studio lo sviluppo del feto dalle prime settimane del concepimento.
Nei primi venti giorni del concepimento le cellule dell’embrione si organizzano differenziandosi in tre foglietti embrionali che si svilupperanno differenziandosi in organi e tessuti.
- Ectoderma: è il foglietto più esterno e in esso troviamo la cute, tutti gli annessi cutanei (capelli, peli, unghie) e tutto il sistema nervoso
- Mesoderma: è il foglietto intermedio, in esso troviamo muscoli, articolazioni, cartilagini, tendini, ossa, sistema sanguigno, nervi, sistema linfatico, midollo spinale, tessuto connettivo.
- Endoderma: è il foglietto piu’ interno e comprende tutti gli organi viscerali dalla bocca all’ano.
Il cervello e la cute con la crescita vanno incontro a un progressivo allontanamento, ma manterranno stretti collegamenti per tutto il resto della vita, che gli consentirà di scambiare segnali e messaggi.
I due organi inoltre possiedono una somiglianza anche per le loro caratteristiche funzionali.
Il ruolo piu’ conosciuto della pelle e’ quello di protezione e di rivestimento, ma anche quello di mediare i rapporti con il mondo esterno: ci permette di comunicare con il mondo esterno perchè funziona come membrana semipermeabile, regolando le sostanze in entrata e in uscita: rappresenta quindi il mezzo primario di interazione con gli altri.
È l’organo più esteso del corpo umano, riccamente vascolarizzato e innervato;
È una struttura sottoposta a un continuo processo di adattamento,
È una sentinella che provvede al mantenimento dell’ equilibrio dell’intero organismo.
La cute è cosi in grado di decifrare sia lo stato di salute dei nostri organi, sia lo stato psicologico di una persona.
Ma analizziamo nel dettaglio i principali ruoli da essa svolti :
- Funzione protettiva: contro stimoli meccanici, quali traumi, ustioni e pressioni; (grazie ai sistemi tampone e’ in grado di eliminare le sostanze tossiche accumulate nell’organismo; grazie alla produzione di melanociti ci protegge dai raggi solari nocivi; anche il sudore rappresenta una protezione contro i raggi solari uvb: infatti viene prodotto L’acido urocanico quella sostanza che e’ in grado di difenderci)
- Funzione respiratoria : attraverso la pelle possono essere assorbiti 5 litri di ossigeno al giorno
- Funzione di termoregolazione: in base alla temperatura esterna, il nostro corpo attraverso i processi di vasocostrizione o vasodilatazione, regola la portata di sangue alla cute.
- Funzione difensiva: attraverso il PH e il film idrolipidico la pelle e’ in grado di difenderci; infatti quando sostanze estranee penetrano nel corpo si attivano le cellule difensive del sistema immunitario.
- Funzione secretiva: la pelle funziona come membrana semipermeabile sia regolando le sostanze che possono entrare nel corpo, sia liberandoci di scorie tossiche accumulate durante l’attivita’ metabolica dell’organismo, riversandole all’ esterno attraverso il sudore e le urine.
- Funzione sensoriale: la cute e’ l’organo piu’ innervato in assoluto e proprio grazie alla sua connessione con il sistema nervoso, attraverso le terminazioni nervose, riceve e trasmette numerose informazioni per il mantenimento dell’omeostasi (calore, dolore freddo).
Rappresenta un po’ il palcoscenico della mente dove viene elaborato quello che il cervello avverte emotivamente ma non ha ancora reso razionale.
Le malattie psicosomatiche si spiegano grazie a questa connessione tra cervello e cute: quando quest’accordo si rompe, il cervello scarica sulla periferia lo stress accumulato senza elaboralo.
È una conversione fisiologica che trasforma un disagio psichico in un sintomo, un malattia, un quadro clinico ben definito.
La pelle come rappresentante della nostra individualità mette a nudo i nostri disagi anche in ambito relazionale: rappresentando una manifestazione della nostra capacita’ di entrare in relazione con l’altro, di ricevere affetto , di esprimere la nostra passione.
Per R.Spitz, psichiatra e psicanalista ungherese che compì studi su bambini affetti da eczema, la reazione cutanea del bambino rappresenterebbe la domanda alla mamma per incitarla all’affetto.
In medicina psicosomatica la PSORIASI (in cui si manifesta una corazza a scaglie bianche che nascondono una superficie rosso fuoco) indica la volontà di proteggersi da qualcosa; il rossore sottostante simboleggia l’accendersi delle emozioni non vissute. È il conflitto tra desideri inespressi e la paura di lasciarsi andare.
Nell’era moderna, con avvento dei social network , stiamo togliendo alla cute tantissime delle sue funzioni primordiali, che hanno guidato l’uomo nel corso della sua evoluzione: come la capacità di “sentire”, di entrare in contatto con gli altri attraverso i cinque sensi (percezione tattile, visiva, olfattiva).
Abbiamo perso ogni approccio spontaneo, saltando tutte le fasi biologiche, che provengono dai recettori cutanei e ci permettono di capire se l’altro ci piace a pelle, a istinto.
L’olfatto è uno dei sensi più antichi (perché tra i primi ad essersi sviluppato, la parte del cervello che elabora i suoi segnali è tra le piu’ antiche) ed enigmatici tanto da influenzare le relazioni sociali e influenzare profondamente il nostro inconscio. Pensiamo a quanto è importante l’odore che emana una persona, nel consentirci l’avvicinamento o meno : possiamo indubbiamente parlare di condizionamento olfattivo.
Ognuno di noi ha un odore personale legato alla propria individualità genetica e immunitaria.
Solo riappropriandoci di questa istintualità, liberando le emozioni e esprimendo il nostro sentito interiore possiamo forse in qualche misura lasciare alla cute la possibilita’ di svolgere le sue funzioni primarie.
D.ssa Vanessa Di Nepi